V come Vergil

from Devil May Cry

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    Nell'ultimo post avevo parlato di Dante, ora tocca al suo affascinante gemello!

    Figlio del Leggendario Cavaliere Nero Sparda, a differenza del fratello Vergil intraprende la via del male, seguendo il suo lato demoniaco. Desidersoso di sempre maggior potere, non si fa scrupoli a sfruttare i demoni per raggiungere i suoi scopi. E' il primo dei due fratelli a capire come risvegliare e sfruttare il suo lato demoniaco (infatti, nel primo combattimento è Vergil a vincere).

    Nonostante sia votato al male, è comunque un personaggio di grande carisma e fascino. A differenza di Dante, Vergil ha un atteggiamento più da nobile. E' molto più serio e signorile del fratello, sia per quanto riguarda abbigliamento, comportamento e linguaggio. Per combatterre usa una katana: la ritiene infatti un'arma molto più di classe dello spadone e delle pistole di Dante. Ha uno stile di combattimento così letale e aggrazziato che farebbe morire di invidia il più grande samurai della storia.

    Anche se i due fratelli si odiano a morte e non perdono occasione per uccidersi a vicenda, quando il malvagio Arkham apre la porta del mondo demoniaco desideroso di ottenre il potere di Sparda e diventare un Dio, uniscono le forze combattendo fianco a fianco contro il nemico, arrivando anche a scambiarsi le rispettive armi! Vergil accetta addirittura di usare una delle due pistole del fratello per dare simultanemanete il colpo di grazia al mostro (Vergil: Per una volta voglio fare a modo tuo!), pronunciando contemporaneamente la loro battuta di un tempo (Dante: Ricordi cosa dicevamo? -Insieme: JACKPOT!) Tuttavia, una volta sconfitto Arkham, il conflitto tra i due riprende, sfociando in un ultimo combattimento epico e drammatico in una lotta contro il tempo prima che il portale tra i due mondi si richiuda, imprigionandoli dall'altra parte. Vergil viene sconfitto, forse perchè le motivazioni nobili e altruistiche di Dante superano le sue mire egoistiche. Decide quindi di rimanere lì, lasciandosi ricadere nel baratro alle sue spalle rifiutando l'aiuto del fratello che cerca disperatamente di salvarlo.

    Nel mondo dei demoni, Vergil si scontra con Mundus, il Signroe delle Tenebre. Altri non è che il demone che aveva ucciso la loro madre quando erano piccoli prima di essere sconfitto da Sparda. Vergil si scaglia contro di lui, in apparenza desideroso solo di emulare il padre, ma credo che dentro di lui volesse vendicare la madre. Sforunatamente viene sopraffatto dall'immane forza del demone e soccombe, rimanendo soggiogato dal potere malefico delle sue tenebre. Da quel momento in poi perde il controllo sul suo corpo e sulla sua mente, diventando nient'altro che una marionetta nelle mani del mostro. Si trasforma nel Nelo Angelo, demone dall'armatura nera tra i più forti che Dante si ritroverà ad affrontare quando Mundus stesso cercherà di conquistare il mondo.

    Nonostante non ricordi nulla del suo passato, anche da Nelo Angelo Vergil mantiene un atteggiamento leale e nobile. C'è un'unica occasione in cui sembra ricordare qualcosa: nel primo combattimento contro il fratello, mentre sta per dargli il colpo di grazia nota improvvisamente il ciondolo che Dante porta al collo. Non è altro che la metà dell'amuleto che la madre aveva diviso e regalato ad entrambi quando erano piccoli. Il controllo mentale viene meno per qualche secondo e il Nelo Angelo scappa tenendosi la testa tra le mani urlando. E' l'ultima volta che ricorderà qualcosa.

    Si affronteranno altre due volte prima che Dante lo sconfigga definitivamente e solo nel momento della sua morte scoprirà la sua vera identità: infatti, la metà del ciondolo di Vergil cade a terra mentre il suo corpo si dissolve e Dante capirà che in realtà ha combattuto e ucciso il fratello (scena molto commovente: Dante si china a raccogliere il ciondolo sbigottito, chiude gli occhi e lo stringe forte al petto insieme al suo, ricordando quando la madre l'aveva regalato ad entrambi bambini, quando ancora si amavano come due fratelli).

    Anche se ha la parte del cattivo, sinceramente non so chi dei due fratelli preferisco, perchè se da una parte Dante è il buono della storia, simpatico, arrogante, sbruffone, il classico ragazzaccio spavaldo e burlone, dall'alta c'è Vergil che col suo modo di fare serio e posato, il suo atteggiamento signorile, il suo orgoglio e la sua classe, senza contare la sua triste storia e la fine ingiusta manipolato da Mundus, rende veramente ardua la scelta tra i due! Che dire, giudicate voi stesse!!^^

    Vergil in tutto il suo splendore:
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    Vergil contro Dante:
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    JACKPOT:
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    Vergil sotto il controllo di Mundus, è quello davanti con gli occhi bendati e tutte quelle schifezze sul suo corpo perfetto:
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    Vergil da Nelo Angelo:
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    I love him!!^^
     
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    CITAZIONE (+Hells+ @ 15/2/2010, 22:51) 
    Nell'ultimo post avevo parlato di Dante, ora tocca al suo affascinante gemello!

    Figlio del Leggendario Cavaliere Nero Sparda, a differenza del fratello Vergil intraprende la via del male, seguendo il suo lato demoniaco. Desidersoso di sempre maggior potere, non si fa scrupoli a sfruttare i demoni per raggiungere i suoi scopi. E' il primo dei due fratelli a capire come risvegliare e sfruttare il suo lato demoniaco (infatti, nel primo combattimento è Vergil a vincere).

    Nonostante sia votato al male, è comunque un personaggio di grande carisma e fascino. A differenza di Dante, Vergil ha un atteggiamento più da nobile. E' molto più serio e signorile del fratello, sia per quanto riguarda abbigliamento, comportamento e linguaggio. Per combatterre usa una katana: la ritiene infatti un'arma molto più di classe dello spadone e delle pistole di Dante. Ha uno stile di combattimento così letale e aggrazziato che farebbe morire di invidia il più grande samurai della storia.

    Anche se i due fratelli si odiano a morte e non perdono occasione per uccidersi a vicenda, quando il malvagio Arkham apre la porta del mondo demoniaco desideroso di ottenre il potere di Sparda e diventare un Dio, uniscono le forze combattendo fianco a fianco contro il nemico, arrivando anche a scambiarsi le rispettive armi! Vergil accetta addirittura di usare una delle due pistole del fratello per dare simultanemanete il colpo di grazia al mostro (Vergil: Per una volta voglio fare a modo tuo!), pronunciando contemporaneamente la loro battuta di un tempo (Dante: Ricordi cosa dicevamo? -Insieme: JACKPOT!) Tuttavia, una volta sconfitto Arkham, il conflitto tra i due riprende, sfociando in un ultimo combattimento epico e drammatico in una lotta contro il tempo prima che il portale tra i due mondi si richiuda, imprigionandoli dall'altra parte. Vergil viene sconfitto, forse perchè le motivazioni nobili e altruistiche di Dante superano le sue mire egoistiche. Decide quindi di rimanere lì, lasciandosi ricadere nel baratro alle sue spalle rifiutando l'aiuto del fratello che cerca disperatamente di salvarlo.

    Nel mondo dei demoni, Vergil si scontra con Mundus, il Signroe delle Tenebre. Altri non è che il demone che aveva ucciso la loro madre quando erano piccoli prima di essere sconfitto da Sparda. Vergil si scaglia contro di lui, in apparenza desideroso solo di emulare il padre, ma credo che dentro di lui volesse vendicare la madre. Sforunatamente viene sopraffatto dall'immane forza del demone e soccombe, rimanendo soggiogato dal potere malefico delle sue tenebre. Da quel momento in poi perde il controllo sul suo corpo e sulla sua mente, diventando nient'altro che una marionetta nelle mani del mostro. Si trasforma nel Nelo Angelo, demone dall'armatura nera tra i più forti che Dante si ritroverà ad affrontare quando Mundus stesso cercherà di conquistare il mondo.

    Nonostante non ricordi nulla del suo passato, anche da Nelo Angelo Vergil mantiene un atteggiamento leale e nobile. C'è un'unica occasione in cui sembra ricordare qualcosa: nel primo combattimento contro il fratello, mentre sta per dargli il colpo di grazia nota improvvisamente il ciondolo che Dante porta al collo. Non è altro che la metà dell'amuleto che la madre aveva diviso e regalato ad entrambi quando erano piccoli. Il controllo mentale viene meno per qualche secondo e il Nelo Angelo scappa tenendosi la testa tra le mani urlando. E' l'ultima volta che ricorderà qualcosa.

    Si affronteranno altre due volte prima che Dante lo sconfigga definitivamente e solo nel momento della sua morte scoprirà la sua vera identità: infatti, la metà del ciondolo di Vergil cade a terra mentre il suo corpo si dissolve e Dante capirà che in realtà ha combattuto e ucciso il fratello (scena molto commovente: Dante si china a raccogliere il ciondolo sbigottito, chiude gli occhi e lo stringe forte al petto insieme al suo, ricordando quando la madre l'aveva regalato ad entrambi bambini, quando ancora si amavano come due fratelli).

    Anche se ha la parte del cattivo, sinceramente non so chi dei due fratelli preferisco, perchè se da una parte Dante è il buono della storia, simpatico, arrogante, sbruffone, il classico ragazzaccio spavaldo e burlone, dall'alta c'è Vergil che col suo modo di fare serio e posato, il suo atteggiamento signorile, il suo orgoglio e la sua classe, senza contare la sua triste storia e la fine ingiusta manipolato da Mundus, rende veramente ardua la scelta tra i due! Che dire, giudicate voi stesse!!^^

    Vergil in tutto il suo splendore:
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    Vergil contro Dante:
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    JACKPOT:
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    Vergil sotto il controllo di Mundus, è quello davanti con gli occhi bendati e tutte quelle schifezze sul suo corpo perfetto:
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    Vergil da Nelo Angelo:
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    immy saltate
     
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